Onorevoli Colleghi! - La bicicletta è un mezzo di trasporto in grado di contribuire notevolmente alla riduzione dell'inquinamento atmosferico, in modo particolare nelle grandi aree metropolitane.
Nel nostro Paese si assiste periodicamente - soprattutto nei periodi di scarsa piovosità - allo scatenarsi della rituale emergenza smog connessa alla difficile gestione del traffico automobilistico da parte delle amministrazioni comunali. Tra le diverse politiche pubbliche atte a ridurre la frequenza e l'intensità delle «emergenze» abituali uno spazio non secondario di attenzione va assegnato all'incentivo dell'utilizzo delle biciclette e degli altri mezzi di trasporto privato e pubblico a basso impatto ambientale.
Con la presente proposta di legge, che si collega ad iniziative legislative già presentate nelle precedenti legislature, si vuole contribuire, su altro piano, alla maggiore diffusione dell'utilizzo delle due ruote nel nostro Paese: agevolazioni per l'acquisto di biciclette che, grazie anche alla realizzazione di piste e percorsi ciclabili nelle città, potrebbero rappresentare una reale alternativa per la mobilità di molti cittadini.
Numerose raccomandazioni sono già state effettuate dall'Unione europea all'Italia affinché su questo terreno il nostro Paese si metta al passo con gli orientamenti più avanzati degli altri Stati membri. Il Parlamento europeo, in una risoluzione approvata nel 1987, diceva fra l'altro a proposito della bicicletta: «(...) è economica, sana, fa risparmiare energia e può, soprattutto in combinazione con i mezzi pubblici, contribuire allo snellimento del sovraccarico traffico cittadino; e contribuire ad abbassare il livello di inquinamento
1) in termini di mercato si assisterebbe ad una notevole espansione della domanda, con conseguenti maggiori investimenti nelle aziende e possibilità di maggiore occupazione;
2) in termini fiscali si arriverebbe alla regolarizzazione della posizione di molti produttori che vedendo ridurre il rapporto evasione/vantaggi non sarebbero più disposti a rischiare. Pertanto il gettito fiscale, sulla base di tali prevedibili compensazioni, non subirebbe significative variazioni, mentre l'incremento del numero di utilizzatori di biciclette porterebbe notevoli vantaggi al traffico e alla riduzione dell'inquinamento.
Come sempre, quando si tratta di problemi economici collegati alle questioni ambientali, è opportuno ricordare che nell'analisi costi/benefici, devono essere valutati anche i «costi ambientali» dell'una o dell'altra politica pubblica che si intende perseguire.
Nell'articolo 1 della presente proposta di legge si stabilisce il nuovo livello dell'aliquota IVA fissata sulle biciclette e sulle parti componenti delle biciclette stesse.
Nell'articolo 2 si indica la copertura finanziaria dell'eventuale minore gettito fiscale, tenendo anche presente l'ipotesi di un effetto contrario sul gettito.